Digital Strategist: come ri- pianificare una strategia online?
Che tipo di approccio bisogna adottare per ri- pianificare una strategia online di un eCommerce
- Digital Strategist: come ri- pianificare una strategia online?
- Che tipo di approccio bisogna adottare per ri- pianificare una strategia online di un eCommerce
- Da dove partire per ri- pianificare una strategia online per un eCommerce?
- Sapere cosa è stato fatto fino a quel momento e poi fare pulizia.
- Creare una nuova strategia per poi confrontarla con quella passata
- Confrontarsi con l’azienda e definire il percorso assieme definendo chi fa cosa
- Bisogna Sporcarsi le mani
Il Digital Strategist ha un compito ben preciso, anzi 2: risolvere i problemi e migliorare l’efficienza di un eCommerce.
Le richieste maggiori che vi sono nel mercato digital non sono legate al new business ma alla “ristrutturazione” di un eCommerce o di una strategia di vendita online che ad oggi non ha portato vendite.
Le situazioni che si trova di fronte un Digital Strategist non sono mai facili. L’azienda che molto spesso si deve seguire è già in un punto in cui gli investimenti sono da utilizzare senza errori perchè già molte risorse sono state investite senza successo ed è scettica nel proseguire. L’azienda a volte non ha consapevolezza delle problematiche e punta le energie su servizi o prodotti che non sono in linea con il mercato e che quindi non portano a risultati….ecc.
Da dove partire per ri- pianificare una strategia online per un eCommerce?
Sapere cosa è stato fatto fino a quel momento e poi fare pulizia.
La storicità è molto importante. Qualunque sia stato il risultato in termini di fatturato dell’azienda bisogna comunque analizzare cosa è stato fatto prima della nuova strategia che andremo ad adottare.
Bisogna analizzare i canali di vendita, come sono stati strutturati e con che filosofia. Bisogna studiare i dati come quelli di Analytics e sopratutto quelli di Google Ads e Facebook ADS (se sono stati attivati) per identificare spese e conversioni, verificando prima se i codici di tracciamento sono installati correttamente.
In Google Ads bisognerà verificare quali sono state le campagne, i gruppi di annunci, le keywords utilizzate e quali impostazioni si sono scelte.
In Facebook ADS è da analizzare quali tipologie di Campagne, grafiche e testi sono stati adottati e quali volumi hanno generato.
E così per tutte le strategie che quell’azienda può aver adottato per pubblicizzarsi online.
Successivamente si analizza il sito, la sua struttura, le funzionalità dal punto di vista del consumer e le effettive vendite da backend. In questo modo si possono individuare criticità o punti di forza e man mano che si naviga collegarle a quelle che sono state le strategie di web marketing.
Una volta che si ha il quadro della situazione abbiamo una fotografia dell’eCommerce antecedente alla “ristrutturazione”. Avere questa istantanea è importante sia per capire in che direzione va il nostro lavoro dopo la “ristrutturazione” sia per confrontarlo con quello che invece è una nostra strategia totalmente nuova.
Creare una nuova strategia per poi confrontarla con quella passata
Utilizzando l’ analisi del sito fatta si va a creare una nuova strategia online. Una vera e propria lista della spesa capendo bene quello che, secondo la nostra esperienza, potrebbero essere i canali di vendita migliori, cosa manca e sarebbe da integrare o cosa si fa ed è superfluo.
Definita una nuova strategia online si cerca di confrontarla con quella passata ed individuare se vi sono punti di incontro. A seconda di quanti sono i punti di incontro si capisce in che modo ci sono canali da migliorare o abbandonare.
Confrontarsi con l’azienda e definire il percorso assieme definendo chi fa cosa
La sicurezza della propria analisi porta ad essere più o meno convincenti nel presentarla all’azienda che investe. Il Digital Strategist però ha bisogno che l’azienda non sia passiva della sua scelta ma propositiva nel credere che se si uniscono le forze si possono ottenere i risultati.
L’ azienda spesso, sia che si parli di collaboratori interni che esterni, si dimentica che l’investimento in termini di risorse comporta qualunque tipo di materiale che deve essere creato con un senso di appartenenza che solo la vision dell’azienda può dare.
Bisogna Sporcarsi le mani
Dopo la teoria c’è la pratica. Solo mettendosi in gioco si può capire veramente se tutta la nostra analisi e la definizione della nuova strategia ottengono i risultati sperati.